Sezioni
Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAr) è nato nel 2012 dalla fusione dei Dipartimenti di "Ingegneria Edile e del Territorio", "Ingegneria Idraulica e Ambientale" e "Meccanica Strutturale", che hanno danno vita alle Sezioni di “Architettura e Territorio”, “Idraulica, Ambiente ed Energetica” e “Strutture e Materiali” nelle quali è articolato il DICAr.
L’attività di ricerca della Sezione di Architettura e Territorio riguarda i settori dell'Architettura Tecnica, della Composizione Architettonica, del Disegno e del Rilievo, del Restauro, della Storia dell’Architettura, della Tecnica Urbanistica e della Topografia.
Le ricerche, che vengono sviluppate all'interno delle discipline della sezione, hanno come obiettivo quello di conoscere, di preservare e proporre idee di riqualificazione e fruizione del patrimonio esistente, sia a scala territoriale che a scala architettonica, utilizzando metodologie di ricerca consolidate e tecnologie all'avanguardia per lo sviluppo di strumenti innovativi e costantemente aggiornati nel panorama accademico e industriale. Queste attività si sviluppano principalmente all'interno delle unità di ricerca e nell’ambito di laboratori sperimentali di didattica e ricerca, in grado di svolgere anche attività di consulenza e di servizio per enti esterni.
La Sezione di Idraulica, Ambiente ed Energetica si occupa di studi sia di tipo numerico che sperimentale nei seguenti settori dell’ingegneria civile e ambientale: fisica tecnica (analisi degli ambienti confinati, controllo ambientale, impianti), fluidodinamica classica (flussi monofase e multifase, problemi di interazione fluido-struttura), idrologia (fenomeni idrologici a scala di bacino); idraulica ambientale (interazioni tra idrodinamica dei corpi idrici, ecosistema, cambiamenti climatici e inquinamento), idraulica urbana (acquedotti e fognature), ingegneria sanitaria-ambientale (trattamenti delle acque reflue urbane e dei rifiuti liquidi, bonifica dei siti contaminati, gestione e recupero dei rifiuti solidi), modellazione dei processi di inquinamento ambientale (processi di trasporto e trasformazione degli inquinanti), rischio idraulico (fenomeni di propagazione delle piene e di trasporto di detriti e rifiuti, mappatura del rischio).
Presso la Sezione di Strutture e Materiali si svolgono ricerche teoriche, numeriche e sperimentali in tutti quei settori in cui le strutture ed il comportamento meccanico dei materiali costituiscono elementi di particolare rilevanza. Nell’ambito delle applicazioni civili, vengono affrontate la progettazione innovativa di materiali e di strutture di nuova concezione, l’analisi dell’affidabilità delle costruzioni e dei sistemi, lo sviluppo di metodi efficaci di progettazione antisismica, il controllo delle vibrazioni e le problematiche degli edifici esistenti, anche di natura storico-monumentale. Nel settore industriale, applicazioni tipiche riguardano lo studio di strutture non convenzionali, analisi multifisiche ed estensioni della meccanica dei solidi e delle strutture in campo biomeccanico/biomedico e nanotecnologico. In ambito biomeccanico, in particolare, argomenti di interesse sono la modellazione dei tessuti biologici e l’applicazione di materiali avanzati per la realizzazione di protesi in ambito ortopedico, ortodontico nonché cardiochirurgico, utilizzando per queste ultime modelli computazionali supportati da validazioni fluidodinamiche. La Sezione è dotata di uno dei più grandi laboratori universitari sperimentali italiani, in cui è possibile studiare il comportamento di strutture fino a 36 metri di luce e fino a 7 metri di altezza. Sono inoltre disponibili apparecchiature adatte a prove sperimentali su piccoli campioni di materiali speciali ed esemplari biologici, a cui si affianca un servizio di prototipazione rapida solida tramite stampa 3D. Sono attive infine anche le sperimentazioni dirette in sito, ossia i monitoraggi e i collaudi di strutture esistenti quali ponti, torri, edifici e altri tipi di strutture civili e industriali.