Comunicazione del Dipartimento
Il logo del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università degli Studi di Pavia intende promuovere l’identità del Dipartimento sul territorio nazionale e internazionale, rendendo la struttura di ricerca riconoscibile nel panorama dei dipartimenti che hanno acronimi simili.
Rappresentare l’eterogeneità delle ricerche promosse dal Dipartimento e qualificare la profonda relazione che lega la struttura universitaria al territorio è uno degli obiettivi del progetto grafico che, partendo dall’acronimo DICAr, qualifica lo spazio di ciascuna lettera all’interno di una dimensione caratterizzata da uno specifico rapporto figura/sfondo.
Le lettere vanno a configurare un paesaggio urbano nel quale è inserita una torre, elemento distintivo del paesaggio pavese e, nel complesso, le geometrie del logo ricordano le forme del Cravino e della Nave, edificio nel quale ha sede il Dipartimento.
Attraverso la definizione di una gamma di colori armonici, che contribuisce a descrivere le diverse anime del Dipartimento e l’armonia di interazione nella ricerca, il simbolo vuole esprimere una pluralità di attività che hanno come sfondo la città, il territorio, l’edilizia, l’architettura e il patrimonio storico architettonico.
La “i” con la sua forma esile, viene trasformata nella Torre dell’Orologio, simbolo della città e dell’Ateneo Pavese, e questa assonanza viene accentuata dal colore rosso che richiama il laterizio con cui è costruita. La torre svetta rispetto all’orizzontalità del logo e si caratterizza per il piccolo cerchio bianco che rappresenta sia il punto della lettera “i” che l’orologio.
Le inclinazioni degli sfondi delle lettere “D”, “C” ed “A” seguono quella della torre, a voler rimarcare il rapporto simbiotico del Dipartimento con la città e il territorio pavese, mentre la “r”, privata di uno sfondo specifico, diventa lo strumento di connessione tra il supporto grafico dell’immagine e il testo che contiene, l’espediente tecnico che consente al logo di relazionarsi con qualunque ambientazione grafica.
La combinazione di queste forme fa sì che il logo risulti immediatamente riconoscibile, sia nel suo utilizzo a colori che nella versione in bianco nero o in scala di grigio.
Testo ed elaborazione grafica del logo a cura di
Sandro Parrinello, Daniela Besana, Francesca Picchio